Mentre il lavoro sul mio amico imo procede, oggi pensavo ai libri. Oramai la legge stronca amazon è entrata nel pieno: son sei mesi che non si può più applicare la libertà di sconto.
Dopo sei mesi mi verrebbe da chiedere in giro a cosa ha portato. Se davvero gli editori o le piccole librerie son contente ed hanno visto incrementare i proprio guadagni.
Io ho smesso di comprare libri. Ho fatto discrete scorte con l’ultimo mese di sconti incredibili. Però quei soldi che continuo a spendere li indirizzo sui recuperi di serie iniziate oppure nei confronti di prodotti editoriali di editori ben in vista. La nicchia non posso più permettermela. E come me moltissimi altri!
Mi chiedo allora se gli editori che gioivano per questa legge siano ora altrettanto contenti. Anche perché, la triste realtà, è che siccome i soldi son pochi, io continuo a comprare lì dove c’è un po’ di sconto e dove mi offrono un servizio migliore. E quale servizio migliore di chi mi porta il tutto a casa?
Le biblioteche inoltre si stanno sempre più svuotando – senza considerare che per prendere un testo in biblioteca devi andare nell’orario di apertura che generalmente è dalle ore 12:00:00 alle 12:00:05 – ed i soldi per comprar nuovi libri non ci sono.
Inoltre sta cambiando moltissimo la percezione: io quando compro un fumetto o un libro mi sento un privilegiato e costantemente mi ripeto che devo tagliare il mio già basso budget, perché presto non potrò permettermelo più.
Inoltre l’editoria digitale mi sembra ancora piuttosto risibile, come accessibilità, contenuti, costi. Praticamente marginale. Poi la pirateria fa il resto.
Vedremo tra poco come andranno davvero le cose e chi tornerà a lamentarsi per primo. Io ora vado, che devo andarmi a guadagnare i prossimi fumetti.