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Sconti di pena

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Mentre il lavoro sul mio amico imo procede, oggi pensavo ai libri. Oramai la legge stronca amazon è entrata nel pieno: son sei mesi che non si può più applicare la libertà di sconto.

Dopo sei mesi mi verrebbe da chiedere in giro a cosa ha portato. Se davvero gli editori o le piccole librerie son contente ed hanno visto incrementare i proprio guadagni.
Io ho smesso di comprare libri. Ho fatto discrete scorte con l’ultimo mese di sconti incredibili. Però quei soldi che continuo a spendere li indirizzo sui recuperi di serie iniziate oppure nei confronti di prodotti editoriali di editori ben in vista. La nicchia non posso più permettermela. E come me moltissimi altri!

Mi chiedo allora se gli editori che gioivano per questa legge siano ora altrettanto contenti. Anche perché, la triste realtà, è che siccome i soldi son pochi, io continuo a comprare lì dove c’è un po’ di sconto e dove mi offrono un servizio migliore. E quale servizio migliore di chi mi porta il tutto a casa?
Le biblioteche inoltre si stanno sempre più svuotando – senza considerare che per prendere un testo in biblioteca devi andare nell’orario di apertura che generalmente è dalle ore 12:00:00 alle 12:00:05 – ed i soldi per comprar nuovi libri non ci sono.
Inoltre sta cambiando moltissimo la percezione: io quando compro un fumetto o un libro mi sento un privilegiato e costantemente mi ripeto che devo tagliare il mio già basso budget, perché presto non potrò permettermelo più.

Inoltre l’editoria digitale mi sembra ancora piuttosto risibile, come accessibilità, contenuti, costi. Praticamente marginale. Poi la pirateria fa il resto.
Vedremo tra poco come andranno davvero le cose e chi tornerà a lamentarsi per primo. Io ora vado, che devo andarmi a guadagnare i prossimi fumetti.

Tir-iamoci su

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Oggi c’è lo sciopero dei Tir. Eh vabbè, è un loro diritto e va bene così.

Potrei anche essere solidale.

Sabato volevo fare pasta salsiccia e zucchine, ma le zucchine non c’erano, perché i Tir -ed i forconi- erano già in agitazione. Eh, pazienza.

Ma poi quando al mio orecchio giunge la parola “treno-merci” oppure “rotaia”, beh allora lì mi sveglio e mi incazzo. Perché non è possibile che una categoria possa paralizzare l’italia così. Ed ovviamente non ce l’ho con la categoria, ma con chi ha permesso che divenisse così importante.
Vogliamo fare una cosa buona, una volta tanto? Eliminiamo i trasporti su gomma per più di 50 km, il resto tutto su rotaia. Certo, non quelle che ci ritroviamo…

Ciò detto, spero tanto che i miei fumetti venerdì arrivino, altrimenti, solidale un cazzo!

Ventiundiciaddio

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Oggi finisce il 2011. E se come me state pensando “sti cazzi”, allora questo è il post che fa per voi!

E’ stato un anno pieno di letture interessanti. Mi dispiace un po’ aver letto pochissimi libri, ma non sono un lettore professionista!
E’ stato un anno poverissimo sul fronte musicale. Sono pochissime le cose interessante di cui son venuto a conoscenza. Troppo poche per un anno intero, 12 mesi ovvero 365 giorni di musica. Ma tant’è! Spero, in questo, che il 2012 sia migliore. E spero anche che non ci riservi un nuovo cd dei Dream Theater.

Spero che il 2012 sia l’anno che mi riservi una nuova chitarra. Vuol dire anzitutto che c’ho dei soldi da spendere, oltre al fatto che la mia carriera prende una piega finalmente interessante. Ma non ci spero tanto, almeno non ci spero oggi, che è ancora 2011. Da domani, lo so, sarà tutto diverso.

Spero che il 2012 mi poti tanti fumetti belli come quelli che ho letto quest’anno; le premesse ci sono tutte, ed infatti a Gennaio si parte alla grandissima con Transmetropolitan, Gaiman, Milligan e poi la Doom Patrol. Spero anche che mi dia i soldi per recuperare quanto di bello mi son lasciato indietro in questo 2011, ma lo ripeto: non ci spero poi tanto!

Spero che il 2012 mi faccia emigrare. Non lontanissimo, ma un po’ sì!

Spero che il 2012 mi dia così tanta soddisfazione e proseliti da poter combattere e vincere una guerra contro di dj. O quanto meno, mi dia la possibilità di diventare dj, che a mettere cd, ci si fa più soldi che a farli. Che tanto, alla fine, se ci sono i soldi, posso permettermi chitarra e fumetti!

Spero che il primogennaioduemiladodici gruppo abeliano esista ancora.

Spero di riuscire a clonarmi e conservarmi per bene da qualche parte, per garantire il 22 dicembre l’esistenza di almeno un me da qualche parte, e spero di riuscire in poco più di 11 mesi a comporre un messaggio abbastanza esemplificativo di ciò che era la terra prima della sua distruzione, da  lasciare in dono alla razza che verrà dopo. Spero non siano uomini-piccioni.

Spero di recuperare qualcuno perso per strada e magari di perderne qualche altro. Chissà magari per ritrovarlo dopo, ma oggi son pessimista, quindi direi perdere qualcosa per perderla! Nei ritrovamenti ci ho sempre sperato poco, oggi ancora di meno!

Spero tanto che il volume complessivo di questo 2012 sia più basso di quello del 2011.

E se questo post vi pare in contraddizione con quello che ho scritto nella prima frase non fa niente, ancora una volta sti cazzi, che mio padre mi ha detto che devo essere più leggero, e quindi, nell’ultimo giorno del duemila11 ho deciso di partire da qui, che oggi son pessimista, domani si ritornerà ad essere come prima.

Abeliauguri a tutti.
Se poi volete contribuire alla diffusione delle cultura e siete contro i dj, potete sempre ricaricare la mia paypal. Il dio della musica intonerà un do di petto per voi!

Rassegna stampa 2.0

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Barbara Berlusconi critica la Carfagna: “E’ una vergogna che lei giri con le autoblu”. Da quanto tempo non vede il padre? (click)

Fini prepara un attentato contro se stesso! Se lo dice Belpietro c’è da fidarsi! (click)

L’Italia si sa, è un paese che dorme! (click)

Un elettricista romeno si butta dal balcone del parlamento protestando per i tagli. Era sicuramente di sinistra! (click)

Babbi Natale arrestano estorsore. Stiamo preparando una schiera di angeli per il nostro Premier. (click)

Un Suv diventa una carrozza. Avranno capito che è roba da asini! (click)

Squalo ucciso a testate da vecchio amico di Nefertiti! (click)

52 maratone in 52 settimane: “Volevo vedere il mondo”. Secondo me un c’avevi un cazz da fare! (click)

Il raduno degli scacchisti. Si muovano solo quelli in D6 (click)

Furto Warhol, la polizia chiede aiuto e dice. Attenti ai netturbini! (click)

Tiger Woods in bancarotta: dovrà comprarsi da sé anche i rasoi (click)

Chiavi di ricerca più strambe con le quali sono giunte a noi: “Belen cacciata dalla tim. Sono contenta!”.

EDIT: Fuori tempo massimo, ma pensando che possa essere una lettura interessante ugualmente, segnalo questo articolo con un po’ di cifre sul fumetto popolare bonelli. Per chi è dentro un modo per farsi qualche idea fondata sulla mole di lavoro dell’editore milanese, per chi ne è fuori per vedere i numeri impressionanti di questo colosso.

DMZ n.1

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Mi avvicino con ritardo ed un po’ di timore reverenziale ad uno dei fumetti più dirompenti degli ultimi anni.

Ritardo perché il primo tp italiano è datato 2008 mentre io l’ho letto solo qualche giorno fa e reverenziale perché benchè legga fumetti da molto, di quelli americani (e in special modo di quelli Vertigo) sono un novizio.

Il volume, 128 pagine a colori, disegnato ottimamente dall’italianissimo Burchielli e scritto da Brian Wood mi è piaciuto davvero molto, sopratutto perchè hanno un approccio molto diverso dal bonellide italiano. Molto crudo, diretto, senza mezzi termini e con disegni dal tratto diverso da quelli che generalmente affollano le edicole.

(A chi mi accusa di parlare sempre bene dei prodotti che acquisto o di cui vengo in possesso rispondo che ci sono talmente tante cose belle che scrivere di quelle brutte non vale – in genere- la pena!)

Storia di un giovane stagista, aspirante giornalista, che si ritrova in una zona contesa tra due fazioni della guerra civile americana sviluppatasi nel corso del tempo, parla dello scenario bellico dal punto di vista neutrale dei civili. Civili che fanno cose di tutti giorni in uno sfondo dal tratto surreale che disegni e colori evidenziano benissimo. Ci si trova catapultati in situazioni totalmente polically scorrect e che per questo risultato ad un lettore medio incomprensibili.

Sembra una narrazione dell’America dopo l’11 settembre interessante e lucida, ironica a tratti. Sicuramente a mio giudizio dirompente.

Se vi piacciono i fumetti, se vi piacciono lettura interessanti e non avete pregiudizi (stupidi) sulla nona arte, vi consiglio davvero di recuperare questo volume (ed in generale la serie visto che ne parlano tutti molto bene). Vi fareste un grosso favore.

Valter Buio n.7

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Uscirà il prossimo 17 Settembre quindi non posso dirvi ancora nulla a riguardo.

Al personaggio, molto interessante, vorrei dedicare un post migliore di questo.

… alla fine vi scrivo solo per dirvi che nella posta di questo numero verrò citato proprio io!

Grande Valter Buio!