Per scrivere bisogna trovare ispirazione. Oppure no. Ho scoperto che è sufficiente sorbirsi due interminabili ore di Teoria dei Numeri, trovarsi a scrivere sul quaderno “si definisce Gruppo Abeliano” e pensare: “è il momento di partorire qualche idea”.
E allora Goodbye Malinconia, che hai ostacolato il mio Stream of Consciousness negli ultimi tempi: è ora di cambiare.
Secondo Seneca Animum debes mutare non caelum. Io non so se il buon vecchio Lucio Anneo aveva ragione, ma ovunque si trovi, sempre che esista, un elenco di regole per chi ha voglia di cambiamenti, sono sicura che la regola numero 1 è:
Resetta il tuo music player.
Non importa che in quel Terabyte ci sia la musica di una vita, o 4 canzoni di Guccini (perchè 5 non ci entrerebbero): bisogna trovarne delle nuove, completamente a caso, o alcune così vecchie da non riuscire a ricordare il periodo in cui le ascoltavi. Non troppo a caso però: altrimenti si finisce come me stamattina, con Mariah Carey che mi raccontava che Last Night A DJ Saved her life ed io che rivolevo indietro la mia musica.
Poi il resto viene da sè. A volte basta pensare che c’è chi sta peggio. Altre volte basta una birra in compagnia. Per tutte le altre volte, a me, basta Troisi, e tutto torna a posto.
La riflessione sarà anche banale, ma quando l’attesa di un cambiamento diventa interminabile e Godot sembra proprio non voler arrivare, è il momento di andarlo a cercare.